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GLI AMBASCIATORI DI ITALIA E REGNO UNITO INCONTRANO I DUE GIOVANI RAPPRESENTANTI INDONESIANI CHE PARTECIPERANNO ALL’EVENTO “YOUTH4CLIMATE: DRIVING AMBITION” A MILANO

Mentre l’Italia si prepara ad ospitare la conferenza “Youth4Climate: Driving Ambition” alla fine del mese, subito prima della Pre-COP, l’Ambasciatore italiano in Indonesia, S.E. Benedetto Latteri ha ricevuto nella sua residenza a Jakarta i due giovani indonesiani che voleranno a Milano per prendere parte all’importante evento. Era presente anche l’Ambasciatore del Regno Unito in Indonesia, S.E. Owen Jenkins, il cui Paese ospiterà la COP26 di quest’anno a Glasgow.

Selezionati insieme ad altri 400 giovani provenienti da tutto il mondo per partecipare alla “Youth COP”, Steven Setyawan e Damayanti Prabasari faranno sentire la voce dei giovani indonesiani in una discussione globale che formulerà idee e avanzerà possibili soluzioni alla sfida del cambiamento climatico. Queste idee e soluzioni saranno poi messe all’attenzione dei leader mondiali nel quadro della COP26.

In un’atmosfera amichevole e rilassata, i due giovani hanno condiviso con gli Ambasciatori italiano e britannico le loro opinioni su vari argomenti, che vanno da come le energie rinnovabili possono aiutare le aree remote dell’Indonesia ad accedere all’elettricità all’impatto delle soluzioni basate sulla natura nella lotta ai cambiamenti climatici e nel fornire una fonte di reddito per le comunità indigene; dall’importanza di rendere le materie prime (come l’olio di palma) e il turismo più sostenibili a ciò che i giovani possono fare a livello individuale per proteggere l’ambiente.

L’evento “Youth4Climate: Driving Ambition” fornirà a Steven e Damayanti una piattaforma per discutere ulteriormente questi argomenti con altri ragazzi e ragazze dei 197 Paesi parte della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Come hanno opportunamente sottolineato, a Milano essi “sperano di soddisfare le aspettative, il desiderio e le aspirazioni di una generazione. Questa è un’era di collaborazione, non di competizione, quindi uniamoci per combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni globali”.

Sia l’Ambasciatore Latteri che l’Ambasciatore Jenkins sono rimasti molto colpiti dall’impegno, dalla preparazione e dalla volontà dei due giovani Rappresentanti indonesiani di offrire un contributo concreto al discorso internazionale sulla transizione verde. “Figli di un Paese in cui il 50% della popolazione ha meno di 30 anni”, hanno affermato i due diplomatici, “è fantastico che essi portino le loro idee a Milano così che il resto del mondo possa ascoltare quello che l’Indonesia ha da dire, aggiungendo ricchezza alle raccomandazioni, slancio ed energia dell’evento dei leader mondiali a Glasgow”.

Il Ministro italiano per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha recentemente dichiarato che “a Milano i giovani, le nostre future classi dirigenti, parleranno con Capi di Stato, Ministri e politici e faranno proposte su vari temi che saranno poi portate alla COP26. Il loro modo di vedere le cose è diverso, più moderno, più veloce, e questo aiuterà anche noi adulti perché il loro coinvolgimento può essere molto istruttivo. Le loro proposte saranno una sorpresa eccezionale per la Cop26”.

In qualità di Co-Chair della COP26 e attuale Presidente del G20, l’Italia è fortemente impegnata a portare avanti l’agenda globale contro il cambiamento climatico: la Youth COP e la Pre-COP di Milano e il Summit del G20 di Roma saranno fondamentali per perseguire questo obiettivo.

Come ha affermato il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi alla tavola rotonda “Climate Moment” svoltasi a New York a margine della 76a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, “le misure attuali sono insufficienti per fermare la crescita delle emissioni di gas serra, causa del riscaldamento globale, e servono azioni decisive a breve termine, come la progressiva eliminazione del carbone sia a livello nazionale che internazionale […] Molti Paesi, come l’Italia, hanno deciso di mettere al centro della propria ripresa un modello di crescita più verde e inclusivo e piani di resilienza. Tuttavia, occorre fare di più […] Oltre alla mobilitazione di risorse pubbliche è necessario mobilitare anche risorse private”. Draghi ha poi affermato che il prossimo vertice del G20 e la COP26 di Glasgow rappresentano “un’occasione imperdibile per rispondere a queste sfide e dimostrare la nostra determinazione collettiva”.

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